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LETTERA AL PRESIDENTE MATTEO RENZI
Bergamo, 10 Febbraio 2015.
Al Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi
Al Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin
Al Ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi
Al Ministro delle Riforme Costituzionali e Rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi
e p.c Alla Federazione Ordini Farmacisti Italiani
A Federfarma Nazionale
A Utifar
Oggetto: lettera aperta sulle ipotesi di liberalizzazione del servizio farmaceutico.
Ill.mo Presidente Renzi,
Ci rivolgiamo a Lei in qualità di Presidenti delle associazioni A.Gi.Far di Agrigento, Bari, Bergamo, Brescia, Brindisi, Catania, Como, Cuneo, Foggia, Friuli Venezia Giulia, Frosinone, Lecce, Lecco, Livorno-Pisa, Mantova, Messina, Milano, Napoli, Reggio Calabria, Roma, Savona, Taranto, Torino, Treviso, Umbria, Venezia, Verona. Le nostre associazioni riuniscono gli studenti e i neolaureati in Farmacia o in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche e i giovani già avviati alla professione di Farmacista.
Abbiamo intrapreso un percorso di studio severo, oneroso e complesso. Abbiamo investito il nostro tempo e impiegato le nostre energie, credendo in questa Professione e giudicandola, allo stesso tempo, di antica nobiltà e di moderna utilità, nella sua fondamentale funzione di intermediazione tra il farmaco e i bisogni di salute dei cittadini, con tutte le conseguenti implicazioni di conoscenza, di controllo, di verifica, di assistenza personalizzata, di educazione, di prevenzione, di informazione.
In coerenza con questi principi, la primaria attività delle nostre Associazione è quella di preparare i giovani farmacisti ad entrare nel mondo della Professione e a mantenere le loro conoscenze al passo con lo sviluppo scientifico e tecnologico del farmaco e delle discipline connesse all’assistenza farmaceutica.
Da notizie stampa e da dichiarazioni del Ministro dello Sviluppo Economico, apprendiamo che nei prossimi giorni saranno all’esame del Consiglio dei Ministri nuove misure improntate al riavvio della crescita economica, anche mediante provvedimenti che interesseranno le farmacie.
Le ipotesi sarebbero volte ad incrementare, senza limiti, il numero delle farmacie presenti in ogni comune, ad aprire alla crescita delle catene di farmacie gestite da società e, infine, a permettere che farmaci assoggettati alla vendita solo dietro presentazione di ricetta medica possano essere dispensati anche al di fuori delle farmacie.
Sig. Presidente, La preghiamo di immaginare la nostra smisurata delusione nel veder rinnegati i principi fondanti della nostra formazione e del futuro della nostra professione, qualora si puntasse al farmaco per avviare lo sviluppo economico e innescare la crescita dei consumi; con tutta probabilità, lo stesso cittadino non ne comprenderebbe il significato.
Ci sentiamo di osservare come non esista alcun Paese al mondo in cui la dispensazione dei medicinali che richiedono prescrizione medica sia ammessa al di fuori della farmacia. Questo perché verrebbe meno la percezione di pericolosità presso il cittadino, diventerebbe un semplice prodotto di consumo, se ne allenterebbe inevitabilmente la gestione dei controlli.
Molti sono stati i tentativi di sovvertire tali principi sul piano legale, a livello Europeo e Nazionale e tutti sono falliti.
Citiamo qui solo la sentenza del 9 luglio 2014 con cui la Corte Costituzionale ha giudicato infondato il dubbio di legittimità sollevato dal Tar Calabria, in merito ai limiti imposti nella dispensazione dei medicinali non soggetti a rimborso da parte del SSN, poiché la rimozione delle limitazioni “inciderebbe con effetti che non sono tutti prevedibili sulla distribuzione territoriale delle parafarmacie le quali, non essendo inserite nel sistema di pianificazione delle farmacie, potrebbero alterare il sistema stesso, che è posto prima di tutto a garanzia della salute dei cittadini”.
In effetti, si impoverirebbero le farmacie che svolgono servizi scarsamente o non remunerati, come a titolo di esempio i turni di guardia farmaceutica. Per inciso, anche un rapporto ben definito tra farmacie e popolazione è presente in tutti i Paesi della UE, perché necessario ad evitare la concentrazione nelle aree più redditizie di un servizio essenziale per la popolazione; trasformarlo in numero minimo non potrà mai garantire la presenza di una farmacia nelle aree più disagiate.
Abbiamo partecipato al maxi-concorso indetto a seguito delle misure del Decreto Cresci-Italia che prevede la prossima apertura di più di tremila farmacie, ma che aspettative avremmo con ulteriori aperture in un settore che, per altri motivi, non è affatto in espansione? Infine, temiamo di diventare dipendenti di catene di farmacie gestite da Multinazionali e gruppi della Grande Distribuzione Organizzata, perché sarebbe per noi difficile mantenere un’autonomia professionale, con grave nocumento per la qualità e l’obiettività dell’offerta verso il cittadino.
Nel ringraziarLa per averci dedicato qualche minuto del Suo prezioso tempo, confidiamo nella Sua attenzione ai temi esposti, affinché non vengano stravolti i cardini della Professione in cui abbiamo riposto le speranze del nostro futuro.
I Presidenti di:
Agifar Agrigento
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Dr.ssa Silvia Nocera
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Agifar Bari
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Dr. Maurizio Bagnulo
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Agifar Bergamo
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Dr. Davide Petrosillo
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Agifar Brescia
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Dr.ssa Antonella Boldini
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Agifar Brindisi
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Dr.ssa Manuela Tomaselli
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Agifar Catania
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Dr. Giovanni Bellia
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Agifar Como
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Dr.ssa Laura Gerli
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Agifar Cuneo
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Dr. Luca Matteo Galliano
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Agifar Foggia
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Dr.ssa Rosa Barone
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Agifar FVG
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Dr.ssa Bianca Maria Acanfora
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Agifar Frosinone
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Dr. Gennaro Nardone
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Agifar Lecce
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Dr.ssa Angela Conte
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Agifar Lecco
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Dr. Alberto Ghisellini
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Agifar Livorno-Pisa
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Dr. Lorenzo Favilli
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Agifar Mantova
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Dr. Luigi di Tuoro
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Agifar Messina
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Dr.ssa Rossella Caminiti
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Agifar Milano
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Dr. Luigi Congi
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Agifar Napoli
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Dr. Lucio Marcello Falconio
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Agifar Reggio Calabria
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Dr.ssa Daniela Musolino
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Agifar Roma
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Dr.ssa Francesca Rossi
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Agifar Savona
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Dr.ssa Carolina Carosio
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Agifar Taranto
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Dr. Dario Leonardo Dinoi
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Agifar Torino
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Dr.ssa Enrica Targhetta
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Agifar Treviso
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Dr. Nicola Battistella
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Agifar Umbria
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Dr. Filiberto Orlacchio
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Agifar Venezia
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Dr. Paolo Dolcetti
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Agifar Verona
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Dr.Matteo Zerbinato
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